Al Premio Pontedera Danza consegnata la targa in memoria della danzatrice avellinese Stefania Russoniello alle vincitrici Martina Tremolanti e Ludovica Palmieri

Domenica 23 e venerdì 28 giugno al Teatro Era, si sono svolte le fasi finali dell’edizione 2019 del “Premio Pontedera Danza” vinto da Marina Tremolanti per la danza moderna e da Ludovica Palmieri per la classica.
All’atto della proclamazione è stata consegnata alle vincitrici la “Targa Stefania Russoniello”, dedicata al ricordo della danzatrice e docente avellinese, scomparsa prematuramente nel 2011,  che aveva eletto la Toscana a sede della propria attività artistica e didattica nel campo della danza.
A onorare costantemente, dal 2012 ad oggi, l’artista irpina (ricordata negli anni con una targa per meriti artistici in una cerimonia a Palazzo Vecchio a Firenze nel 2012 voluta dalla coreografa Marinella Salerno e dal maestro di shiatsu Gioacchino Allasia; con il “Premio Volterra Danza” diretto da Alberto Canestro nel 2013; con uno spettacolo a Siena della coreografa Claudia Semplici; con la targa della coreografa irpina Monia Capaldo) la volontà di Elisa Traverso, fondatrice e direttore artistico della Scuola Pontedera Danza e del Premio, che di Stefania Russoniello fu amica e collega di palcoscenico.
A consegnare la targa alle vincitrici Martina Tremolanti e Ludovica Palmieri erano presenti: l’Assessore al Sociale del Comune di Pontedera Carla Cocilova, Elisa Traverso e Cristina Poggi fondatrici di Pontedera Danza.
“Stefania, nel giugno 2012, pochi mesi prima di lasciarci, ci aiutò a realizzare il nostro spettacolo annuale al Teatro Era – ricorda Elisa Traverso – svolgendo, come sempre, un lavoro impeccabile. L’anno successivo la sua prematura scomparsa fu per me naturale volerla ricordare con qualcosa di tangibile che portasse avanti la sua idea della danza. Stefania, cui mi sentivo molto affine per il tipo di lavoro che abbiamo dovuto fare su noi stesse, era un’instancabile lavoratrice ma, cosa che succede raramente, era anche un’artista nella piena essenza del termine, un’artista che non aveva necessità di eccessi, come a volte accade, perché l’arte apparteneva alla sua anima. Quando abbiamo pensato a questo Premio abbiamo cercato tra i nostri allievi qualcuno che rispecchiasse uno degli aspetti che la rendevano unica. Non solo tecnicamente i migliori, ma anche coloro che pur nella fatica, tentassero di trasmettere al pubblico il loro sentire. Quest’anno il premio condiviso tra Martina Tremolanti e Ludovica Palmieri è stato conferito per l’impegno e la massima serietà dimostrata anche quando ci sono stati ostacoli da superare. Io non so se queste due ragazze manterranno il loro percorso nell’arte ma certamente hanno dimostrato di non aver paura di mettersi in gioco”.
Nata nel 1966, laureata in Lettere Moderne, Stefania Russoniello si formò con Mara Fusco a Napoli e a Firenze con Egon Madsen, Maria Rosa Villoresi, Lucia Insering, Alla Ossipenko e Massimo Andaloro. Tanti gli importanti coreografi dell’area neoclassico-contemporanea con cui lavorò nel periodo tra la fine degli anni ’90 e la data dell’immatura scomparsa tra loro citiamo: Antonella Agati, Massimo Andaloro, Angela Torriani Evangelisti, Claudine Merkel, Liliana Candotti, Alessandro Certini e Charlotte Zebey e Bob Wilson. Il sodalizio più importante, tuttavia, fu quello con la coreografa Marinella Salerno della cui compagnia fu sanzatrice stabile dal 1995 e, negli anni più recenti, con Alberto Canestro e la sua Lyric Dance Company. E’ stata anche una eccezionale insegnante di danza classica, metodo Besobrasova e una terapista shiatsu. Negli ultimi anni della sua vita si era appassionata al tango, formandosi come insegnante con Mauro Zompa che, dopo la morte, le conferì il titolo di “Maestra di Tango” ad honorem.