Aeronautica: Protom lancia il progetto Mib. Anche le Pmi potranno ottenere la certificazione dei velivoli a pilotaggio remoto

Dalla Campania alle sfide internazionali: l’Aerospace di Protom prende il volo grazie al progetto MIB, indispensabile strumento a supporto della certificazione dei velivoli a pilotaggio remoto, realizzato in partnership con l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Con MIB (Modular Iron Bird), la piattaforma della sperimentazione si riduce di dimensioni e quindi anche nel costo. Mib permetterà così anche alle aziende aeronautiche medio piccole di attuare i test di qualifica necessari alla certificazione degli equipaggiamenti e del computer di bordo per i comandi di volo prima della fase di prototipazione, con una notevole riduzione delle criticità tecniche ed economiche.
“L’innovazione di MIB sta nella capacità di ricreare in maniera fedele, grazie all’approccio modulare, le caratteristiche meccaniche e dinamiche del velivolo che di volta in volta si va a testare”, spiega il direttore della Business Unit Aerospace di Protom Giuliano Di Paola. “E’ proprio questa flessibilità che apre alle aziende di medie dimensioni la possibilità di operare test prima economicamente sostenibili solo dai grandi player.”
Il progetto MIB è il risultato di un circolo virtuoso nato dal  “Memorandum of Understanding”con Clean Sky siglato dalla Regione Campania, primo nel suo genere in Italia, che promuove le sinergie tra i progetti di ricerca finanziati dalla Commissione Europea e le realtà campane ad alta vocazione innovativa.  Al Memorandum è seguito lo stanziamento di 85 milioni di euro per finanziare studi di fattibilità e progetti afferenti all’ambito aerospaziale, tra cui proprio il progetto MIB.
Un progetto che, presentato al Technology Biz promosso dalla Regione Campania in collaborazione con Sviluppo Campania e con la partecipazione di JTI Clean Sky 2 e del DAC, Distretto Aerospaziale della Campania lo scorso novembre, è stato accolto come una vera e propria best practice.
E proprio dai rappresentanti di Clean Sky è giunto, in occasione dell’annuale Meeting Review, un informal endorsement, che testimonierebbe la volontà di testare la soluzione proposta da MIB implementandola sul dimostratore realizzato per Airbus Helicopter nell’ambito di un ulteriore progetto in cui Protom riveste il ruolo di Core Partner, il progetto COSTAR.
La Campania, dunque, si conferma tra le regioni italiane leader nell’aerospazio, come hanno testimoniato anche i riscontri registrati all’Airtec di Monaco, che ha visto Protom tra le protagoniste.
“La ricerca – sottolinea il Presidente di Protom Fabio De Felice – rappresenta per noi un’opportunità, un grimaldello che ci consente di approdare con soluzioni altamente competitive sui mercati esteri. I progetti vinti all’interno di Clean Sky ci offrono una grande opportunità per mettere alla prova le nostre competenze”.
Il riferimento è innanzitutto agli otto progetti vinti nell’ambito di Clean Sky 2, il programma Ue di Horizon 2020 che punta a produrre velivoli significativamente più sostenibili e performanti. Dalle soluzioni per l’isolamento termo-acustico di SPAIN (Insulation Panels for SAT Aircraft Interiors), ai sistemi di lubrificazione con performance elevate di DEVILS, passando il per il già citato dimostratore del Compound Rotorcraft di COSTAR. Ultimo in ordine di tempo è WIBOND, che punta allo studio di metodologie e alla realizzazione di incollaggi per strutture alari in composito.
“È importante per noi e per la nostra crescita puntare sempre più sui mercati ad alto potenziale – prosegue De Felice – per questo, oltre i confini europei, stiamo rivolgendo il nostro sguardo all’Estremo Oriente. La Cina, in particolare, ha in programma un imponente piano di investimenti per potenziare la sua filiera aeronautica, con Comac a fare da apripista, per diventare il terzo produttore di aerei a lungo raggio a livello mondiale, dopo Boeing e Airbus.”
Protom opera nell’ambito dell’Advanced Engineering e della Information Technology, puntando a progettare e implementare soluzioni ad alto contenuto tecnologico. Più del 15% del fatturato realizzato da Protom tra il 2011 e il 2018 è stato investito in progetti di ricerca e innovazione, con l’impegno di un monte lavorativo di circa 100 mila ore.
Il punto di forza dell’azienda è la capacità di far dialogare e coniugare competenze diverse, con l’obiettivo di disegnare servizi e prodotti che si distinguano per la capacità di innovare. Un approccio confermato proprio dall’ultimo successo raggiunto nell’ambito di Clean Sky 2: la partecipazione al progetto Vista (Vision-based Inspection Systems for automated Testing of Aircraft interiors), con le risorse della Business Unit Information Technology impegnate nella realizzazione di un sistema per il testing dell’installazione degli interior dei velivoli che utilizzi le tecnologie della realtà aumentata.