19 ottobre – ore 20,00 – Atripalda: “Salotto Letterario” nel Meeting della cittadinanza e partecipazione attiva

SALOTTO LETTERARIO
MEETING DELLA CITTADINAZA E DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA
a cura di Mariachiara Nazzaro
 
19 ottobre – dalle ore 20,00 fino alle 21,00
 
CENTRO SERVIZI CONTRADA SAN LORENZO – ATRIPALDA (AV)
 
ore 20,00
PASOLINI: “PROFEZIE DA POETA CIVILE”
a cura dell’Associazione “EleMenti” con Arpa Celtica della Maestra Verdiana Leone
 
ore 20,30
ELETTROPERCUTROMBA & DOMENICO CIPRIANO
READING / CONCERTO –  “LAMPIONI  (la notte condivisa)”
con:
Fabio Lauria: tastiere ed effetti
Carmine Cataldo: tromba
Paolo Godas: basso
Domenico Cipriano: poesie e voce
 
Nei giorni del 19 e 20 ottobre, nell’ambito del salotto letterario, sarà possibile visitare la MOSTRA FOTOGRAFICA di LUIGI CIPRIANO dal titolo LAMPIONI (la notte condivisa) ispirata dal progetto poetico-musicale omonimo.


Presenta una formula molto originale, il “Salotto Letterario” di Maria Chiara Nazzaro nell’ambito del “Meeting della cittadinanza e della partecipazione attiva” che si svolgerà ad Atripalda, lasciando che siano la lettura di testi poetici e la musica ad interagire per uno vero e proprio spettacolo della letteratura. Il giorno venerdì 19 ottobre, alle ore 20,00 è previsto una lettura delle poesie di Pier Paolo Pasolini sulle note dell’Arpa Celtica di Verdiana Leone e, a seguire, il reading-concerto LAMPIONI (la notte condivisa) del poeta Domenico Cipriano e la formazione ELETTROPERCUTROMBA, formata da Fabio Lauria, Carmine Cataldo e Paolo Godas). Una mostra di foto di Luigi Cipriano, ispirate dal progetto LAMPIONI, farà da cornice alle performance.

*

NOTIZIE:
 
IL SALOTTO LETTERARIO E I LUOGHI “IDEALI” DELLA LETTURA
A CURA DI MARIACHIARA NAZZARO
L’idea del Salotto letterario nasce nella primavera 2011 per poi trovare concretizzazione all’interno della Libera Associazione “EleMenti”. L’intenzione è quella di ricreare all’interno di diversi contesti uno spazio familiare e colloquiale che si propone di trattare temi letterari e poetici abbinandoli con performance musicali, teatrali e “interferenze” artistiche di vario genere, dalla pittura alla fotografia alla video-art.
Nella creazione di questo “luogo” itinerante e cangiante è completamente avulsa ogni pretesa di arroganza intellettuale, ma viene prediletta la convivialità e la bellezza dell’espressione artistico –letteraria, lasciando libertà assoluta ad ospiti e convenuti di interagire e discutere sui diversi temi proposti.
L’immagine di un luogo di relax e partecipazione all’interno del quale potersi sentire a proprio agio sia nell’intimità della propria lettura che nella condivisione delle proprie opinioni e gusti letterari è il concept che muove tutta l’iniziativa che ha coinvolto ad oggi diverse realtà associative, scrittori ed editori, musicisti e artisti locali con l’esplicito intento di promuovere e sostenere le espressioni culturali e artistiche della nostra terra.
 
*
PASOLINI: “PROFEZIE DA POETA CIVILE”
Una figura complessa per una lettura che non ha nessuna pretesa intellettualistica, ma che intende raccontare e condividere alcuni versi del «Poeta civile» e del regista che ha fotografato con immensa maestria le contraddizioni culturali, sociali e politiche del nostro paese, anticipando molte delle storture che ancora attanagliano la nostra società. Pier Paolo Pasolini, lo scrittore «corsaro», il poeta del proletariato, ma anche il regista e l’intellettuale «controcorrente», si è sempre battuto con identica passione e coraggio per denunciare, con ogni aspetto della sua attività multiforme, il volto disumano del finto progresso. Marcando con forza inaudita il confine tra sviluppo e progresso.
I suoi versi, i suoi scritti, le sue pellicole, confermano come la prepotente novità della sua arte avesse raggiunto anche una profetica trasparenza di visione. Rileggendolo, risuonano quanto mai attuali le sue parole; e una capacità di chiaroveggenza sembra attraversare l’intera riflessione pasoliniana.
Il «genocidio culturale», citato fino all’ossessione da Pasolini (riprendendo una intuizione di Marx), non s’è arrestato, anzi continua a produrre trasformazioni catastrofiche nella nostra società.
Ha scritto Pasolini, in colloquio con Alberto Moravia: «La classe dominante, il cui modo di produzione ha creato una nuova forma di potere e quindi una nuova forma di cultura, ha proceduto in questi anni in Italia al più completo e totale genocidio di culture particolaristiche (popolari) che la storia italiana ricordi» (Lettere Luterane, p. 193, Milano, Garzanti, 1976. ed. 2009). Tra le righe è chiaro il riferimento a uno dei temi centrali del pensiero dell’autore: l’omologazione. E se ancora oggi siamo qui a riflettere sulle sue parole è perché siamo consapevoli e colpevoli, vittime e carnefici, di questo «genocidio culturale». Ma anche perché, nelle parole di Pasolini: «Siamo stanchi di diventare giovani seri, o contenti per forza, o criminali, o nevrotici: vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare. Non vogliamo essere subito già così sicuri. Non vogliamo essere subito già così senza sogni» (Lettere Luterane, p. 220, Milano, Garzanti, 1976. ed. 2009).
 
*
 
ELETTROPERCUTROMBA & DOMENICO CIPRIANO
“LAMPIONI” (la notte condivisa)
READING / CONCERTO
Brevi poesie che si alimentano della nostra esistenza tra riflessioni e fascinazioni. I lampioni delle strade, oggetti metafisici, diventano lo spunto per rievocare problematiche di estrema attualità: così si cela tra i versi anche il tema del lavoro, colto tra suggestioni metaforiche, viaggi autostradali e capannoni vuoti. Eroi del nostro tempo e visioni di luoghi ed amicizie, lontane tra loro per l’emigrazione perpetuata, si ritrovano
nell’elaborazione del sogno e nella percezione dei sensi. Un percorso suddiviso in vari frammenti dove parole come “luci” e “notte” diventano ossessive, evocative delle luci e le ombre del nostro tempo, tra ritmi ipnotici e improvvisazioni struggenti o liberatorie, per il dialogo con poesia e la percezione emotiva delle musiche che attraversano le sonorità elettroniche fino ai ritmi tribali dei popoli migranti. Poesie di Domenico Cipriano a musiche originali degli Elettropercutromba per condividere questo dialogo con la notte.
 
 
MOSTRA DI LUIGI CIPRIANO: LAMPIONI (la notte condivisa)
La notte nasconde particolari inconsueti, che spesso sfuggono allo sguardo di un passante o di un viaggiatore. Luigi Cipriano racconta, attraverso l’obiettivo, la semplicità delle luci che si intersecano nella notte, paesaggi irpini che sembrano le piste d’atterraggio di un aeroporto, cartelli stradali che segnano la storia di uno sviluppo passato, luci che esprimono il lavoro nelle ore notturne, silhouette che richiamano le note musicali. Piccole stelle artificiali o guardiani malinconici per un dialogo ancora possibile tra luci ed ombre della nostra esistenza.